Plusvalenze, scandalo italiano: il Milan fa bene a non cadere in tentazione

Lo ha scritto un centro di ricerche del calcio che fa base in Svizzera, neutrale per definizione. Prendendo spunto dal trasferimento di Andrea Pinamonti dall’Inter al Genoa, il Cies Football Observatory ha scritto su Twitter che si tratta di un trasferimento dove le quotazioni sono “elevate e gonfiate”  e ci sono “accordi di scambi” tra i club per aggirare le regole del fair play finanziario.

In sostanza, il Cies si riferisce al fatto che Pinamonti e’ stato valutato 18 milioni, cifra ritenuta ecessiva per un ragazzo di 20 anni che non ha dimostrato ancora nulla (5 gol nel Frosinone  nell’ultimo campionato). E che serviranno per fare plusvalenza all’Inter in questo bilancio. Ma in realtà è un prestito, visto che c’è un accordo per cui il giocatore potrà essere ricomprato dall’Inter.

L’Inter non è nuova a queste operazioni. In Italia lo fanno in tanti (il Chievo ha subito anche una penalizzazione per questa pratica) e anche in Europa (persino il Barcellona) ci sono altri club sotto accusa per operazioni simili.

Per il Bollettino, fa bene il Milan della nuova proprietà a non ricorrere a questi mezzi per sistemare il bilancio. Si tratta di palliativi poco sani che spostano in avanti i problemi e non lo risolvono alla radice: avere conti in regola e in attivo grazie ai ricavi  commerciali e alla cessione di giovani usciti dalla Primavera a valutazioni di mercato.

Il Milan fa bene a respingere il Così fan tutti, come stanno facendo non ricorrendo al trucco di aumentare le commissioni ai procuratori per ingaggiare nuovi giocatori. Così come in campo il Milan ha cambiato il calcio in Italia e in Europa ai tempi di Sacchi, così potrebbe tracciare una nuova via con Boban e Maldini nella gestione dei club. E quando, finalmente, anche l’Uefa aprirà una indagine e introdurrà regole piu serie sull’argomento, i rossoneri saranno già pronti.

Lascia un commento